GIOSTRA DELL'ARCHIDADO
Città di Cortona
pubblicato il 26/03/2016 07:54:15
La Giostra dell'Archidado affonda le proprie origini nel Medioevo e precisamente poco prima del Mille.
Venne istituita ufficialmente nel 1397 per festeggiare il matrimonio tra Francesco Casali, signore di Cortona, e Antonia Salimbeni, nobildonna senese. Ogni anno nella città di Cortona si rievoca questo storico evento nella seconda domenica di giugno, rivivendo gli antichi fasti medievali. Strade addobbate a festa, costumi di pregiata fattura, dame, cavalieri, sbandieratori, balestrieri, armati, paggi ed autorità civili e religiose del tempo vanno ad animare un centro cittadino già ricco di storia e bellezze artistiche di ogni tempo. Il consiglio dei Terzieri felicissimo di riproporre questo clima di festa auspica che la disfida per la conquista dell’ambita “Verretta d’Oro” da parte dei Quintieri cittadini diventi il motore trainante per coinvolgere l’intera città in un appassionante susseguirsi di emozioni, per poi lasciarsi andare a simpatici e genuini momenti di gioia e follia dal profumo antico.
Giostra: la gara si disputa da una distanza di 20 m., con unica linea di tiro. Il bersaglio è costituito da un dado di cm. 15 di lato, posto al centro di un “Tondo” in legno; sul dado sono delineati, in forma concentrica 4 settori con punteggio Positivo da 1 a 4 e uno “Spillo” centrale di 2,5 mm di diametro, che assegna punti 5. Circoscritti al dado sono disposti 6 settori con simbolo, colore e punteggio Negativo diverso:
Il Gobbo nero punti -1
La Maliarda giallo punti -2
La Tartaruga rosso punti -1
La Civetta blu punti -2
Il Pozzo verde punti -1
La Prigione bianco – eliminazione dal successivo turno di tiro (lo stesso vale per il dardo che non colpisce alcun settore)
Il balestriere giostrante non dovrà mai toccare la verretta e non potrà eseguire alcuna operazione senza prima aver ricevuto 1' assenso del “Maestro di Campo”. Il tiro dovrà essere effettuato in 2 minuti, misurati con Clessidra; il tempo partirà al momento in cui uno dei due rappresentanti impegnerà gli scalini della pedana di tiro. Il balestriere effettuerà il caricamento, il puntamento ed il tiro. Se il dado non è in posizione corretta, rispetto all'originale, il Maestro d'Armi del Quintiere chiamato al tiro richiederà la rettifica del dado al Maestro di Campo; dopo la rettifica potranno essere riprese le operazioni di tiro. Se ritarderà il tiro, il punteggio ottenuto sarà ritenuto nullo, la verretta sarà immediatamente tolta dal bersaglio, con chiusura dell'impronta lasciata.