pubblicato il11/02/2016 07:02:55
La bellezza senza tempo della Toscana, il suo paesaggio dolce, le sue incantevoli città d’arte rendono ogni viaggio ed escursione ad alto tasso di romanticismo A LUCIGNANO (AR) SOTTO L‘ ALBERO DELL’AMORE
Albero della Vita
Vicino ad Arezzo, sulle colline della Val di Chiana, sorge questo borgo medievale semplicemente delizioso e perfettamente conservato. Il suo impianto urbanistico ellittico a cerchi concentrici è ancora intatto, i palazzi, le viuzze, gli scorci, le chiese e i numerosi pozzi che nel periodo medievale servivano per fornire acqua sufficiente al paese, sono esattamente come e dove erano nei secoli passati e non è difficile andare indietro nel tempo con l’immaginazione. A lungo conteso tra Arezzo, Perugia e Siena, il borgo ha ereditato da tutte e tre queste città un pezzo della propria identità: si trova infatti in provincia di Arezzo, ma nella sua bandiera il Grifone perugino e l’arte senese è quella che maggiormente ha influenzato il patrimonio artistico del luogo, in particolare il pezzo più pregevole e famoso, custodito nel Museo Comunale: l’ALBERO D’ORO o ALBERO DELLA VITA o ALBERO DELL’AMORE.
Capolavoro dell’oreficeria medievale l’Albero, coservato all’interno di una vetrina a forma di mandorla, è un reliquiario che prende ispirazione dal mondo della natura. Realizzato tra il 1350 e il 1471 da maestri orafi senesi, è composto dalla base dal fusto a forma di tempietto gotico e di dodici rami. Sulla parte sommitale sono presenti la figura di Cristo e di un pellicano, simbolo cristiano essendo l’animale che per nutrire i suoi figli si ferisce a morte. Il motivo del sangue ritorna nelle decorazioni in corallo sui rami che ospitano dei medaglioni raffiguranti personaggi della Bibbia. Simbolo dell’amore divino, con il tempo si è affermata la leggenda secondo la quale porta fortuna agli innamorati scambiarsi una promessa davanti ai suoi rami.